Il vivido sguardo del sole attraversando le tende di colore oscuro quivi diventava lugubre. Oltre i due terzi della stanza sorgeva una balaustra di marmo, e subito dopo due svelte colonnette, su i capitelli delle quali posavano ambo i lati di un arco; - dall'arco pendono le tende raccolte a mezzo e sospese ai fusti delle colonne.
Arde nel santuario una lampada davanti la immagine della madre di Cristo.
Rafaello fu che dipinse cotesta immagine. Gl'Italiani sanno come quel portentoso nell'arte dipingesse; gli altri vengano e vedano, - dacchè per parole non si descrive l'opera di Rafaello. Davanti quel volto celeste il cuore ti si commuove di un senso che par desio e finisce in preghiera; - quel volto si confonde con quanto di arcano e di sacro ti sta riposto nell'anima, ai primi pianti consolati, - ai primi dolori di tua fanciullezza repressi, - ai primi labbri sorrisi, alla memoria del sospiro che primo l'amore suscitò nel tuo seno, - alla prima lacrima versata sopra le umane sciagure; cosa in somma affatto divina e italiana.
Ella legge un libro coperto di velluto nero rabescato con fermagli d'argento di molto sottile lavoro; un bel libro, ma di dolente argomento; - l'ufficio dei morti.
E perchè prega la donna? Ella pur sente chiamarsi dalla diletta genitrice col dolce nome di figlia; lei salutano col nome di sposa; le sue viscere tremano quando una voce le dice: Mamma! mamma! addormentami sopra le tue ginocchia. - Perchè dunque ella prega?
Prega per l'anima di un defunto a lei più caro della genitrice, dello sposo, della stessa sua figlia.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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