Perchč trema il frate? bellissimo č il volto della donna, ma egli non lo ha ancora guardato; nč cosė subita si accende nei petti umani la passione, nč dalle vigilie attrito e dai digiuni tanto propende ad amare il cenobita; - di terrore non trema, perchč, se il luogo č santo, egli non deve conoscere rimorsi, - e poi non fa parte di religione egli stesso? Non pertanto le gambe gli vacillano sotto, e non ha membro che stia fermo.
Madonna!
comincia il frate esitando; e poichč non continuava - Maria dopo lungo silenzio riprende:
Padre, vi ascolto.
Madonna... compiranno... quattro mesi domani che, standomi io a Roma, dove facevo uffizio di penitenziere nello spedale di Santo Onofrio fondato dalla gloriosa memoria di Papa Lione pei poveri pellegrini del suo paese, certa sera essendomi posto a giacere, nč l'animo mio come presago di qualche sventura potendo rinvenire quiete, all'improvviso intesi battere alla porta ed una voce chiamarmi: padre, affrettatevi: - un cristiano č vicino a trapassare, - venite pei sacramenti. - Mi getto gių dal pagliericcio e seguitando la guida giungo in certe camerette dove solevano chiudersi gli alienati di mente. Quivi da lungo tempo custodivano un infelice giovane travagliato dalla pių fiera mania che mai avessero veduto in cotesto luogo di dolore. - Quantunque dal disagio consunto, cosė ferocemente egli smaniava, tante volte aveva tentato darsi la morte, che lo tenevano legato a mezza vita, ai piedi ed alle mani. - Nei suoi urli salvatici spesso riveniva la querela di un amore tradito, - di una donna perduta, - di un padre morto, e poi rampogne e minacce contro i suoi nemici, contro tutta la specie umana, non senza offendere il cielo di terribili bestemmie.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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Roma Santo Onofrio Papa Lione
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