.. padre... voi abbiate il suo sguardo... la sua fronte... la..."
Donna, e se il cielo ti rendesse Giovanni lo seguiresti, abbandonata la tua casa maritale?...
Oh! non lo dite; il sepolcro non lasciò mai la sua preda.
Ma, se te lo rendesse?...
Pietà, padre! misericordia! Sovente il mio povero intelletto vacilla su l'orlo della follia, - non vogliate precipitarvelo a forza... io... io divento folle, se aggiungete parola.
E il frate, gettate a terra la cocolla e la finta barba, comparve, qual era un cavaliere notabile per egregie forme del corpo.
Donna, la tua fede ha vinto; la morte...; ecco il cielo ti rende Giovanni Bandino.
Maria, spiccando un balzo, fugge nell'angolo più remoto della cappella, e quivi rannicchiata si coprendo la faccia esclama:
Gran Madre di Dio, salvatemi da questa illusione del demonio.
Stolta!
proruppe il Bandino accostandosi a lei, e toltele a forza le mani dagli occhi, se le poneva sul petto aggiungendo:
Ti paio spirito io? ti sembra egli morto il cuore che palpita così? Dalla feroce ira che m'invade le membra, dall'odio intenso che gli occhi mi riempie di sangue, dal tremendo anelito non mi conosci vivo?...
Vivo!... sì... oh tu sei vivo davvero.
E cieca della mente, mal sapendo quello si dicesse o facesse gli si abbandona nelle braccia, baciandolo smaniosa per le mani, pel seno e pel volto.
Mi ami, Maria?
Più di me... più di Dio!
Ah.... Ora dunque vieni... non ci fermiamo un momento in queste pareti abominate; - sopra il limitare delle porte della nostra città noi ci scuoteremo la polvere dei sandali, dall'anima ogni affetto che non sia lo scambievole nostro amore: - dimentichiamo per non esecrare, - fuggiamo per non uccidere.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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