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      .. io l'amo... io l'amo quanto te; - la prima parola che proferì fu Maria, - la seconda Giovanni;... ella ti ama... ella ti aspetta come un amico lontano... non farle male, via... non me la uccidere... potrei io mai più baciarti le mani, se tu le bagnassi nel sangue della mia figliuola?"
      Viva, - ma lasciala: io non potrei vederla senza che il sangue mi ribollisse nelle vene; - lasciala e seguimi.
      Ma che! il calice del dolore è senza fondo per me?
      esclama angosciosamente Maria levando al cielo le braccia; "come abbandonare una figliuola che piange?"
      Madre, - figlia, marito - ed amante... conservare tutto non puoi; - un cuore devi pur calpestare, un vincolo sciogliere... rompere un affetto... tra questi scegli: - io qui mi sto silenzioso ad aspettare la scelta.
      La donna, traboccando giù sopra la sedia, con voce cupa proferisce queste parole:
      Il mio cuore si rompe...
      La fantesca, la quale dai pianti e dai gridi aveva in parte argomentato il mistero, prorompe di repente nella cappella dicendo:
      Madonna! - messere Nicolò con molta accompagnatura di cavalieri viene su per le scale del palazzo.
      Maria dal nuovo pericolo commossa sorge, e guardando il Bandino, lo chiama con voce amorosa:
      Giovanni!
      Il Bandino con le mani sotto le ascelle rimane immobile senza darle risposta.
      Giovanni, per l'amore di Dio... nasconditi... parti...
      Anzi starò: - egli mi deve la vita,
      E i cavalieri che lo accompagnano?
      Faranno testimonianza ch'io mi comporterò lealmente, quando, strappatogli il cuore, glielo batterò sulle guancie.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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