.. - Io! - Qual demonio vi caccia questo pensiero nella mente? - Conoscete voi Lionardo Frescobaldi... quel nobile giovanotto che sovente usa qui in casa? Si, voi il conoscete... or egli cadde testè prigioniero, e gli hanno posto il riscatto addosso di mille fiorini d'oro: ora nel pensiero di torli in prestanza da altri la mia anima geme per immensa amarezza. - Oh! casa Antinora decaduta, quanto t'era lieve un giorno trovare nei tuoi forzieri mille fiorini d'oro!...
La vecchia madonna declinò il braccio e sciolse un sospiro; poi strinse in amplesso amorosissimo il Morticino esclamando:
Sangue superbo - e figliuol mio! tu sei la mia consolazione... Aspetta...
Vacillando si accostò a certo mobile volgarmente chiamato inginocchiatoio, che i nostri padri solevano tenere a canto del letto quando i nostri padri credevano ascoltasse qualcheduno nei cieli la loro orazione, - e, la manca appoggiata sull'angolo, si piega a stento e solleva il piano dello scalino; - quivi prendendo uno scrignetto, lo porta a gran pena verso il figlio, - glielo ripone nelle mani aggiungendo:
Prendi, Giovanfrancesco; io gli aveva serbati per qualche estremo bisogno della vita... sento che la vita mi manca, e tra poco non avrò più bisogno di nulla: - quando pure la vita mi restasse a percorrere intera, questo mi sembra caso di spendere l'ultimo soldo; - l'onore della stirpe!... Spero che basteranno; - or volgono forse cinquanta anni che non gli ho annoverati, - quanti essi sieno ignoro... ma spero che basteranno.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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Lionardo Frescobaldi Antinora Morticino Giovanfrancesco
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