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      Noi tutto questo possiamo ed altro ancora. Le chiavi di san Pietro non ci furono per anche tolte di mano: noi possiamo a nostra posta serrare e disserrare il paradiso...
      Ohimè! ohimè! sorridendo interrompe il Malatesta, i popoli quasi non credono più in Dio... Cristo per poco non perse il partito...
      Non è vero, riprese il canonico; Cristo fa eletto debitamente re di Fiorenza. E poi rammentatevi, Malatesta, che se noi minaccia rovina, non per anche cademmo; e la mano dei re, comunque agonizzante, può segnare la sentenza di morte de' suoi nemici.
      E null'altro vi avanza?
      E parvi poco?
      Al contrario parmi moltissimo; e voi, padre Vittorio, che cosa ci offerite di buono?
      Chiedete. - Quanto potrete aspettarvi da un odio che non ha pari, da una rabbiosissima ira, noi vi daremo. Voi lo sentiste... l'eretico Carduccio incitare la Pratica a spogliarci dei beni di cui la carità dei fedeli ci fece dono una volta, e di cui un antico possesso ci assicurava il dominio; - e al danno aggiungendo lo scherno, egli diceva:
      noi non avere amore di patria, e ad altro non attendere noi che all'ambizione ed alla utilità nostre; esser pur giunto tempo che come noi ridemmo delle stoltezze loro, così i cittadini ridessero delle nostre astuzie, ed ai comodi propri riguardassero. - Vendiamo i beni dei frati", mi suonano ancora in mente queste empie parole; "benchè chiunque non vorrà negare il vero, confesserà che non i beni dei frati, ma i nostri si vendono, donati loro dagli antichi nostri, per tutto quello che loro avanzasse, non già nelle pompe e nei piaceri, ma in cose pie spendere si dovesse(186)." E tu potesti, senza che la terra ti si fendesse sotto i piedi.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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