Tu, canonico, torna alle immondezze della tua vita; tu, frate, a distribuire la broda ai poveri affollati alla porta del tuo convento; - di te mi prende compassione e ribrezzo, Soderini, un forestiero t'insegna carità per la patria; Fiorenza sempre onorò la tua casa, e tu macchini insidie a tradirla. Uscite, sgombrate la casa mia, e sappiate che Malatesta Baglioni è quanta fede si ritrova nel mondo.
Il Soderini non sapeva districarsi, e fu mestieri aiutarlo, e insieme agli altri poveri congiurati, a capo basso, la rabbia nel cuore, uscì da cotesto luogo maledetto.
Quando furono giunti in parte dove non poterono essere sentiti, frate Vittorio fremendo favellò:
Ah! volpe perugina, se non giungo a renderti pan per focaccia, rinnego anche Cristo.
Bisogna
, riprese il canonico, "corrompergli lo scalco e fargli mescere un bicchiero di buona acquetta di Perugia; - non può aversene a male, - ella è roba del suo paese(192)."
Voi siete una perla per immaginare, ma e' converrebbe metteste fuori il danaro.
Santa Maria! io non potrei trovare un quattrino neanche se me lo pagaste un ducato; - mettetelo fuori voi.
Se le monete di cuoio andassero, mi taglierei gli usatti.
Perchè non levate la corona d'oro alla Madonna che avete sull'altare maggiore?
Voi mi tenete per Calandrino, via! Questo fu fatto or corrono bene dieci anni, e con quella corona di ottone non sembra meno miracolosa alla gente.
O le lampade!
Tutte di rame.
Allora udite, - scriviamo un'accusa e tamburiamolo per traditore.
Oh il valentuomo! voi vi meritate una ghirlanda.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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