Papa Clemente, affinchè giunga questo dono alla sua patria più tostàno, ha fatto comandare per fino le mule dei cardinali...(193)
Ci si versano addosso tutte le forze della Chiesa e dell'impero?
Poco importa, strenuissimo capitano generale: quello però che molto importa si è questo, che intendendo forse il nemico di circondare la città da ogni lato, occuperà i colli di Fiesole, il piano di San Donato in Polverosa e luoghi altri consimili: ora quantunque le porte della Croce, Pinti, Faenza, San Gallo, della Giustizia e Prato siano a sufficienza munite di bastioni, e le mura abbiano argini e fosse diligentemente condotte, parve nondimeno al consiglio dei Dieci e ai tre commessarii su la difesa di Fiorenza doversi esaminare, se gli edifizii e borghi intorno alle mura potessero recare comodità ai nemici, danno a noi; e quando veramente il fatto fosse, come sembra, dannoso, siamo in tutto deliberati atterrare i borghi con ogni chiesa e casamento vi si trovasse dentro compreso.
Parlate voi daddovero? Rovinare quasi un terzo di città! Egli è questo negozio grave davvero e da consultarsi con maturità di giudizio: sono con voi.
Senza metter tempo fra mezzo, tolta seco convenevole accompagnatura, di cui ormai non faceva più a meno il Malatesta, salito secondo il suo costume sopra un muletto, si condusse fuori di Porta alla Croce: prima di uscire però lasciava parte de' suoi Perugini in custodia della porta, sospettoso non fosse quello un trovato del Carduccio per escluderlo dalla città senza muovere rumore tra i soldati: e mentre ne bisbigliava sommesso l'ordine a Cencio Guercio, aggiunse con un proverbio:
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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