Cencio, tieni un occhio al pesce e l'altro al gatto.
E Cencio pure con un proverbio:
Badate a voi; che quando il vostro diavolo nacque, il mio andava ritto alla panca.
Per ogni dove si vedeva moto, si udiva rumore; moto e rumore naturali alla maestosa onda del popolo che si agita; moltitudine di gente, munita di pali, di zappe e strumenti altri cotali, stava attendendo il comando di atterrare bellissimi edifizii, guastare ameni giardini, gioiosa così che sembrava non si trattasse della sua sostanza. Il cuore del Malatesta si commosse, ma invano, come quello del prigioniero avvinto di catene: mandò ancora un sospiro alla virtù nel modo che il leone caduto nella fossa guarda il cielo e rugge; la sua anima palpita sotto gli artigli del demonio; ormai questi v'incise la sentenza: - sei mio. -
I Dieci, i commessarii, fra i quali come capo onoravano messere Zanobi Bartolini, il Malatesta ed altri tra i maggiorenti della città cavalcarono lungo spazio di tempo, specularono i luoghi, valutarono le fabbriche, e consumata gran parte della mattina in coteste ricerche, si restrinsero poi a consulta per determinarsi a qualche provvedimento.
Aprite il pensiero vostro, signor Malatesta
, levando il capo e aprendo affatto gli occhi, che del continuo teneva chiusi o semichiusi, incominciò l'adiposo Bartolini.
In fè di Dio! la rovina di tanti edifizii parmi una cosa matta.
Se pazza o savia, diranno i posteri; ma certo l'ammireranno in eterno: ora vogliamo sapere se utile...
, interrompe il Carduccio.
Un tesoro inestimabile andrebbe perduto.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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