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      - di due cose, o Signore, principalmente io ti ringrazio; la prima per essere nato italiano, la seconda per non avere sortito ingegno da mercadante(208).
      Michelangiolo, ciò che tu parli il Carduccio magistrato non riferirà al Carduccio mercadante; parla sommesso, però che ai soli mercanti sia dato adesso sovvenire in tanto estremo la patria. Non tutti, come quei di Vinezia, si mostrarono iniqui al luogo dov'ebbero la vita; quei di Fiandra, d'Inghilterra e di Lione, mandarono grosse somme di pecunia. Le consorterie di per sè non hanno vizii, sibbene tu li trovi negli uomini, e questi sono più infelici che stolti, più stolti che scellerati. Il danaro tutto può...
      Il danaro nulla può: raccogliete quanto vi pare fiorini e ditemi un poco s'essi vi scolpiranno un altro Davidde davanti il palazzo della Signoria.
      No, ma pagheranno l'artefice che lo scolpirà. Perchè tu non hai condotto la sepoltura di Giulio II col disegno che prima intendevi? forse non perchè gli avari nipoti di Della Rovere eredarono le ricchezze del papa, non già il suo cuore di spendere nelle magnificenze?
      Quando i Fiorentini diventarono mercadanti, posero la prima pietra della servitù.
      I Fiorentini dovevano adunare danari e non deporre le armi: li danari soli e la virtù sola poco tratto camminano; l'ingegno solo è l'anima senza corpo, li danari soli mi paiono il corpo senz'anima. Se ti viene fatto di trovarti vicino alla chiesa di San Brancazio, Michelangiolo mio, entra nel chiostro, e vedrai sopra la sepoltura degli arcangeli effigiato il simbolo della mia dottrina: troverai una cassa con due ale tese sotto in alto di volare(209). Virtù e pecunia, e convertirai il mondo in paradiso.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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