- Conosci il Ferruccio? In lui, giurerei, si agita puro il sangue romano senza miscuglio di barbaro.
Ferruccio!
ripete pensando Michelangiolo, tenendo fisso lo sguardo sul terreno: e il braccio destro distende col pugno chiuso ad eccezione del pollice, il quale muove a quell'atto che gli scultori fanno allorchè plasticano le figure in creta; e poi all'improvviso prorompe: - Ferruccio! Sì lo rammento; egli deve esser grande, - egli è grande davvero; lo riconosco al pensiero di audacia e di dolore che distingue le anime divine rinchiuse dentro un corpo di terra, - il pensiero che ho scolpito sopra la fronte del mio Moisè; - la forza che ci solleva sopra la natura umana e non ci vale per conseguire la celeste; - la intelligenza che percuote sempre alle porte dell'infinito; non importa... cotesto pensiero fascia, come cerchio di ferro rovente, il cranio che lo contiene..., ma luce sparge e salute agli uomini in mezzo ai quali egli nacque... ravviso il segno..."
In questa, la terra, come scossa da terremoto, tremò; si volsero il Buonarroti e il Carduccio dalla parte donde pareva loro il rumore movesse; il campanile della badia di San Salvi era scomparso; un nuvolo denso di polvere occupava gran tratto di paese, e dietro quel nuvolo prorompevano strida, schiamazzi e manifestazioni di gioia frenetica. All'improvviso il rumore cessa, nissuna traccia rimane del fatto, tranne una striscia di polvere che ingombra l'emisfero, e il vento si porta; e' sembra che il campanile, cadendo, abbia sprofondato la terra, traendo seco nell'abisso i demolitori.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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Ferruccio Michelangiolo Moisè Buonarroti Carduccio San Salvi
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