Popolo
, disse, - "Andrea del Sarto si è ritirato a casa per timore che la Lucrezia del Fede sua moglie non si accorga della sua venuta quaggiù. Ella lo ha minacciato, che tornando i Medici, gli farà la spia per aver dipinto in Condotta, nella facciata della mercatanzia, i capitani Cecco e Jacopantonio Orsini e Giovanni da Sessa, e siccome egli gl'impiccò in immagine pei piedi, ella s'ingegnerà perchè lui impicchino davvero per la gola: il cuore dell'uomo, il quale ritrasse questo volto che adorate, trema dinanzi alla più rea e sozza femmina che mai nascesse in Fiorenza." ì; un senso di freddo scorse per le ossa della moltitudine; rimase spento ogni entusiasmo; continuò l'opera, ma la continuò taciturna e pensosa.
Quando
, favellò Michelangiolo al Carduccio, "Andrea s'invaghì di cotesta mala femmina, il suo cuore diventò di pietra pei suoi vecchi parenti: essi morirono soli e nella miseria, - ma prima di morire imprecarono la maledizione(211) sul capo dello snaturato figliuolo. La maledizione paterna ecco si adempie: - così è; lo Spirito Santo lo ha profetizzato: - la donna valorosa è corona di gloria al suo marito: quella poi che reca vituperio gli è come un tarlo nelle ossa; - tocche dalle mani contaminate della moglie impudica s'inaridiscono le foglie della corona di Andrea; egli se le vede cadere morte prima di lui: - tutto terra, sarà reso alla terra. I posteri visitando la sua contrada natale diranno: Insegnatemi il luogo dove dipinse Andrea del Sarto, - nessuno dirà: Menatemi all'arca dove riposano le ceneri di Andrea del Sarto.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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