Per Dio! per Dio! - Maledetto il buio! - Qui non possiamo nè anche vedere come si muoia...
Che importa il come, purchè si muoia da valorosi?...
grida sopraggiungendo Filiberto; "tenete fermo, se non volete essere sgozzati come una mandra di agnelli."
Viva il principe di Orange! Viva!
Alcuni soldati che portavano torcie fecero calca intorno al capitano: uno tra gli altri gli si era posto davanti alla testa del cavallo; - all'improvviso, ecco una palla coglie il soldato nel capo, glielo porta via netto dal busto... e palla e testa percuotono dentro un masso del monte; la palla schiacciata rimbalzò fischiando, - la testa si sbrizzò, ed alcune scheggie degli ossi tagliarono il collo o il volto dei circostanti; il masso rimase chiazzato di una ruota di sangue, come se vi avessero buttato dentro una spugna intrisa di cinabro. Ne sentirono i più animosi ribrezzo.
Filiberto, mentre alzata la mano vuole imporre silenzio per favellare e inanimare i soldati, sente mancargli sotto il cavallo e con grande impeto stramazza sottosopra a terra in un fascio con lui. Un'altra palla dei cannoni di Lupo aveva infrante ambedue le gambe deretane del male arrivato animale. I soldati levarono altissimo grido:
Il principe è morto!...
Paltonieri! assalitori di conventi! chi vi ha detto che io sia morto?
grida a sua posta il principe rilevandosi tutto fangoso; - "la palla che deve uccidermi non è anche fusa; non vedeste mai cavalli morire in battaglia?"
Nondimeno conobbe impossibile mantenersi in quel luogo.
Campanile sconsagrato!
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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Dio Dio Filiberto Orange Lupo
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