All'erta, soldati, il capitano è pronto! - Si abbassa il ponte levatoio, le compagnie passano e i carriaggi; - silenziosi cominciarono il divisato cammino. Il Ferruccio cavalca al fianco di Vico, e poichè ebbero proceduto buon tratto di via insieme,
Vico
, gli disse consegnandogli un volume di carte, - "presenterete queste lettere alla Signoria e accompagnerete la vettovaglia a Fiorenza."
[Footnote 1:]Commissario
, rispose Vico, - "ma perchè non mandaste qualche capo di bestie? In Fiorenza devono patire difetto di carne..."
Sta di buon animo, Dio provvederà.
E a che quei tanti sacchi di nitro?
Figliuol mio, i nostri sono stremi di polveri, ed a me sembra religione mandarli, onde si rimangono dal sacrilegio...
Sacrilegio?
Sì, ma di cui il giudice eterno un giorno chiederà conto al pontefice, non a noi. I nostri lo vanno cercando per gli avelli dei padri...(222)
Così è; in questo memorabile assedio le ossa dei defunti alimentarono la guerra, ed al Ferruccio pareva sacrilegio. Che avrebbe egli detto, se si fosse trovato nei tempi presenti a vedere sconvolgere la terra e trarne l'ossa per imbianchire lo zucchero? Gran parte di un filosofo adesso trangugiamo a colezione! Veramente, tra l'essere adoperate le nostre reliquie in offesa a nemici della patria o giovare alle delicature dei sardanapali, chi non torrebbe di trovare sepoltura dentro un cannone? - Ma dacchè ciò non sarà conteso, professiamoci contenti di chiarire lo zucchero; troppo mi sentiva umiliato nel pensiero che io, uomo, immagine di Dio (per quanto la Genesi mi assicura), albergo d'intelligenza immortale, morto una volta, non fossi più buono a nulla.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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