Dio guardi nella sua misericordia la patria nostra dall'amicizia di Francia...."
Qui tacque, - e, fatto silenzio, il rumore delle artigliere nemiche sparate del continuo contro i bastioni della città aggiungevano spavento alle sinistre parole. L'oratore trasse partito del caso, e quando gli parve tempo, butta là un'altra proposizione non meno acconcia a invilire la fermezza dei padri di quello che si fossero le palle a sfasciare le mura della sua patria.
La fame ogni di più ci stringe nelle sue orribili braccia; - vorremo aspettare che ci sforzi a divorare l'un altro?
E il rimbombo dei cannoni veniva quasi a commentare quei detti terribili.
I migliori capitani caddero spenti, - gli altri vivono scorati, - del contado parte occupano i nemici, parte ci si ribella, - Castel Fiorentino si è sottratto dalla devozione della Repubblica....
Sospende di nuovo il discorso e dopo pausa non breve continua: "Le campagne messe a ruba da Pino Colonna..., Volterra ribellata.... Accordiamo...."
No, prima Fiorenza dentro il mio cappello
, ripete Bernardo da Castiglione più caparbio che mai.
All'improvviso uno schiamazzo di plebe, un suono confuso di contumelie e di scede turba la consulta: nessuno dei padri si muove di seggio, così volendo la gravità dell'ufficio; - trascorso alcuno spazio di tempo, ecco percuotono alle porte della sala, sommesso sul principio e raro, - poi a colpi impetuosamente replicati, sicchè fu mestieri aprire.
Una quantità di femmine genuflesse, atteggiate in sembianze diverse di preghiera, ingombrano le stanze antecedenti; tra mezzo a loro s'inoltra il Pieruccio, il quale, menandone una per la mano, arditamente entra nella sala della consulta.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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