, rispose quegli che sembrava in vista più dolente, "hai da sapere come nella notte che il signore Stefano fece la famosa incamiciata contra agli imperiali, il bombardiere Giovanni Antonio, - lo conosci di persona?"
Sibbene il conosco e l'amo, il nostro Lupo...
Quel desso, con l'altro suo compagno Nannone, e Michelangiolo Buonarroti, quel cervel balzano che ora diserta la patria, ora torna a cimentarsi ai più rischievoli incontri, in cima al campanile di San Miniato conciarono in modo con le artiglierie il campo, che il principe giurò volerlo abbattere ad ogni costo; a questo fine pertanto egli piantò quattro grossi cannoni sul bastione di Giramonte e per tre giorni continui attese a sfolgorarlo, scaricando otto volte per ora. La muraglia è forte; pure, come tu medesimo potrai vedere, le palle cominciano ad ammaccarla, i cornicioni rimasero scantonati, - una palla s'incastrò nel bel mezzo quasi testimonianza dei doni che manda il papa alla sua patria. I tre ch'io ti ho detto se ne stavano in cima tra quella gragnuola di palle, come se fossero rondini di passo. Lupo, per maggior dispregio, composta una specie di mitra di carta, la pose sotto alla bandiera della Repubblica; Nannone uomo grosso, non potè frenarsi dal fare al nemico un atto di vilipendio che per onestà si tace; tu pensa se l'ira degl'imperiali crescesse! Ultimamente, essendo questa contesa venuta in gara, i nemici così spessi adoppiarono i tiri, che due dei loro cannoni si ruppero, - altri ne sostituivano, e la furia inviperiva; allora, perchè ci era tanto baldanzosamente venuto a prendere Fiorenza non pigliasse nè anco una delle sue torri, Michelangiolo lo fasciò di balle di lana, le quali appese a certe corde raccomandate in cima al cornicione sportavano un braccio circa fuori della muraglia ed ammortivano il colpo; durò, come ti dissi, tre giorni la batteria, con inesprimibile contentezza dei soldati e dei cittadini, che si conducevano a vederla in folla, quasi fosse la fiera; i moteggi, le giullerie erano infinite; messere Salvestro Aldobrandini, quantunque grave personaggio egli sia, compose un sonetto per uccellare il papa, che comincia: - Povero campanile sventurato, - il quale non senza il riso delle brigate scorreva per la bocca di tutti.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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