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      Tu mi tradisci!
      mormorō fra i denti il Bandino stringendo il braccio a Ludovico, - e questi:
      Mi chiamo forse Bandini?
      E poi scorgendo la persona che teneva lor dietro essere un donzello della Signoria, maravigliando incontrarlo in cotesto luogo a quell'ora, deliberō farglisi accosto. Per buona ventura lo riconobbe, come quello che, vivendo suo padre Giovanfrancesco e la madre sua Maria Forinieri, era stato molto famigliare di casa; per lo che prese a domesticamente interrogarlo:
      Che c'č egli, Landuccio?
      O messer Vico! siete voi?
      Si, sono, e vado al Monte per pregare il signore Stefano ad essere contento che questo mio cugino, venuto ieri di Romagna, si arruoli alla milizia cittadina.
      Dio vi benedica, messere Vico, - voi siete un di quei pochi in cui rivive la semenza santa del beato frate Ieronimo; - ma ohimč! la pių parte dei nostri, come predicava quella bocca di paradiso, č fradicia di lussuria e d'avarizia. - In questa notte si č veduto quanta abbominazione contenga in sč la Gomorra dell'Arno, come diceva il frate.
      Di' su, che cosa mai avvenne, Landuccio?
      O che mi fate da Albanese, messere? - E non sapete che per poco il magnifico gonfaloniere non fece suonare a stormo? E non sapete voi essersi scoperta una congiura per la quale domani notte la terra doveva esser messa a fuoco e a sangue? Assicurano il principe Orange entrato in cittā; aggiungono la parte del Cappone aver fatto alleanza co' Palleschi e tutti d'accordo intendersela con lui...(235).
      Io fremo....
      Ed io pur fremo, perchč, Vico, vedete, io non ebbi mai nč capo nč tempo a leggere su i libri che studiate voi altri messeri, ma di per me stesso ho trovato, la pių brutta ribalderia di quante mai possa l'uomo commettere sta nel tradire la patria; perchč, ho pensato tra me, pių o meno tutti ti fanno male nel mondo, o con intenzione, o involontariamente, ma la patria non ti fa altro che bene; non č egli vero?


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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