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      Usciti fuori della porta con le salmerie e cariaggi loro, andarono lungo le mura fin presso Porta San Pietro Gatolino, dove attraversarono in su la mano diritta e, scesi alla fonte del borgo della medesima porta, presero la via della casa del Cappone, dov'era il termine delle trincee dei nemici, e quindi si condussero a Baroncelli, correndo tutto il campo a vederli, essendosi convenuto che, infino non fossero giunti davanti al principe, non si dovessero trarre artiglierie nč grosse nč minute da nissuna delle parti; e cosė fu osservato(243).
      Pagolo Spinelli, con certo suo piglio soldatesco, presentatosi davanti al principe di Orange, il quale, tostochč vide entrare nella sua tenda cotesta nobile comitiva, si era alzato insieme co' suoi baroni per complirla, proferė pacato le seguenti parole:
      Signor principe, sono qui il mio principale, messere Ludovico Martelli e il principale del capitano Giovanni di Vinci mio collega, messere Dante da Castiglione, i quali si apprestano al vostro cospetto con loro cavalli ed armi, in abito da gentiluomini, per entrare in campo chiuso e combattere messere Giovanni Bandino e messer Roberto Aldobrandi, che qui vedo presenti, loro avversari, col nome di Dio, di Nostra Donna e di San Giorgio il prode cavaliere, secondo il tempo e il luogo da voi medesimo assegnati con vostra patente del dė primo marzo 1529. Eglino stanno allestiti a fare il debito loro e vi ricercano che vogliate dar loro parte del campo e sicuranza, dove confidano vincere con lo aiuto di Dio e col favore dei santi.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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