.. nel 1529. - Posto perpendicolare al terreno mi giungeva a mezzo il petto, - tagliava da due parti; - la impugnatura e il pomo tutto di ferro, se non che si vedeva sul pomo alcuna traccia di doratura; - il guardamano si componeva di una sbarretta di ferro posta a traverso, - sulla sbarretta un cerchio, dove insinuandosi l'indice e il medio, si potesse stringere la radice della lama in cotesto punto scavata; - e intorno la sbarra e il cerchio copia di cordone di seta bianco e rosso, forse per meglio impugnarlo e acconsentire il campo, - e questo cordone prolungandosi da ambe le parti termina in due nappe, - prolungamento il quale serviva, come vedemmo, ad avvolgerlo intorno al braccio del combattente, onde per lassezza o per altro caso non rimanesse disarmato.
O casa Castigliona, ecco quanto rimane di te! - Un castello che rovina(248) - una fama che si perde, - una spada che la ruggine consuma! - Però, qualunque tu sii, o nepote di Dante, che te ne stai come uno spettro custode delle tombe a vigilare su la spada dell'inclito tuo avo, - esulta! - esulta! - tu non sei povero! Tu hai in casa un ferro che può servire di leva al trono più superbo della terra; - tu hai un ferro che alzato può infondere un magnetismo di gloria nell'animo di un popolo - un ferro che posto nelle mani anche di un morto avrebbe la virtù galvanica di farglielo brandire minaccioso. - Esulta! la povertà di te abitante il castello de' tuoi padri commuove la nostra ammirazione, mentre la dovizia di quelli che abitano l'avvilita Firenze fa piangere.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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Castigliona Dante Firenze
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