.. misera madre! pienamente misera, imperciocchè la gloria mai si inchinasse a consolare quel pianto.
Alzati!
grida un servo investendo co' piedi il soldato rimasto immobile nel cortile del palazzo Martelli; "alzati e cibati, perchè messere Ludovico ritorna; - e non morto..."
Oh!
esclamò saltando da terra l'uomo d'arme mutilato; e, immemore di sè, solleva il moncherino in atto di battersi la fronte.
Di fuori si udia come fremito di mare in lontananza; - dentro si vedevano lumi correre di su, di giù, e un affrettarsi di servi e un irrompere senza saper dove. Chi mai aveva così presto apportato la notizia nella casa Martelli? - Un vento precorre l'infortunio, siccome le procelle della natura.
Il mutilato si precipita alle porte, quinci tende lo sguardo per le prossime vie; dappertutto erano tenebre, se non che all'improvviso il popolo allaga il terreno, non pure a udirsi, ma ben anche a vedersi somigliante all'onda nera di torrente infernale: poco dopo le torcie diffondono sinistro splendore, - poi appariscono le bare, - poi il gigantesco Dante da Castiglione, davanti al quale l'onda del popolo si apriva, non altrimenti che le acque del fiume grosso davanti il petto di poderoso cavallo intento a guadarlo.
Nè il mutilato potendo, atteso la gente, percorrere lo spazio che lo divideva dalla bara, mandò fuori un guaito in accento di domanda:
Morto?
Dante rimase percosso da cotesta voce, e sebbene non si accorgesse da cui moveva, pur comprendendo dal suono quanta angoscia travagliasse l'anima di quello che lo proferiva, rispose per tôrlo dalla incertezza:
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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