.. Ahimè! sono ferito! il mio sangue si tramuta in veleno... come mi pesa il cuore! come mi pesa la testa! - Io muoio di sonno..."
E qui si addormenta, e tutto il suo corpo stilla sudore; - poi con piccola voce rispondeva:
Ti amo tanto, Maria! - non fuggirmi... accostati... io abbisogno di sentirti alitare... se mi ponessero dove non è aria, io mi nudrirei del tuo alito... se dove non è luce, mi scalderei al tuo sguardo, - tu mi saresti il creato; - ma deh! Maria, non amare il Bandino. - In fede di gentiluomo egli non merita il tuo affetto... senti! - Io ho versato il sangue per Fiorenza! - egli trucidò la patria; me benedisse il cielo con un raggio di poesia.... costui è chiuso ad ogni senso di bello... e poi... io dico o lo taccio? - Te lo dirò... io l'ho contemplato fisso più di un'ora... ho partitamente distinto il volto e la persona... mi sono fatto qui nella mente la sua immagine con la tenacità dell'odio, e subito corsi ad uno specchio per paragonarmi con lui; - in verità io lo vinco in bellezza; - egli ha gli occhi smorti, infossati, livida ha la sembianza e truce; - i miei occhi splendono lucidissimi, - ho bianco il colore... l'aspetto benigno... amami dunque; - e se non vuoi amarmi, - sia, - ma non abbandonarmi... a me basta che tu mi tocchi con i tuoi piedi... io porto invidia al pavimento della tua cappella... detesto quasi il tuo libro di orazioni... lui beato! - Senti, io sarò qual più mi vuoi... se mi dirai: piangi, io piangerò con tutte le viscere, perchè sono nato a questo: - se m'imporrai ch'io rida.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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Maria Bandino Fiorenza
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