Pagina (726/1163)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Ludovico, ho giurato...
      Un sacerdote ti scioglierà dal giuramento e ti porrà in pace col cielo.
      E chi mi porrebbe in pace colla mia coscienza?
      L'amore.
      Ho giurato! ho giurato! Lasciami... io sono sacra... Invano speriamo felicità dallo spergiuro. Dalla soglia del sepolcro, dove io m'incammino a seppellirmi viva, ti supplico a vivere... Addio! Perchè prolunghiamo questa ora piena di amarezza? Addio! Il Signore, che contempla il nostro sagrifizio, ci somministrerà forze non isperate per consumarlo... rammentati in cielo chiamarsi gloria quello che in terra si va dicendo. martirio(252).
      Or dunque addio! Però, in questa ultima ora dalla quale ogni vivente tremando rifugge, una grazia ti chiedo, Maria, una grazia che può rendermela la più lieta di quante io ne abbia goduto nel mondo, tale per cui il paradiso e le sue gioie mi sembreranno una continuazione di morte...
      Chiedila, Vico...
      Nè io oserei domandartela, se subito dopo non dovessi avvilupparmi nel manto della eternità. Ma il volto di colui che sta per essere coperto da una lapida può animosamente svelare il suo desiderio. Il mio sangue, più che mezzo gelato, non colorirà più la mia fronte col vermiglio della vergogna...
      Parla, via, in nome di Dio! >
      Maria, ho sete di un bacio... Maria, questa è la sete degli agonizzanti... Ah! lo rifiuta. Spinto desolato traverserò lamentando i regni della morte, siccome disperando ho consumato la vita.
      Ludovico!
      tutta tremante favella Maria e nel favellare si curva, "possa non prenderne nota l'angiolo accusatore, o cancellarlo l'angiolo della pietà... eccoti un bacio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





Maria Vico Dio Maria