Giannozzo apparecchiò quel letto, l'ornò dei panni più doviziosi serbati nelle arche della famiglia; intorno intorno vi dispose i drappelloni con tutte le armi entrate per via di parentado o in altra guisa in casa, siccome correva il costume di fare ai funerali dell'ultimo fiato d'illustre prosapia; - poi lavò diligentemente il cadavere del suo diletto signore, lo profumò con acqua nanfa ed altri preziosissimi odori, gli pose addosso la vesta dei giorni solenni: - ciò fatto, gli stette accanto immobile, come ogni giorno vediamo lo scheletro davanti un feretro; - quantunque al fedele Giannozzo la vita tuttavia durasse e il dolore, nessuno oggetto avrebbe meglio di lui rappresentato la immagine della morte.
E il giorno dopo aprirono l'avello della famiglia Martelli; - ma per due. Giannozzo, colto nella notte di apoplessia, che in quei tempi chiamavano accidente di gocciola, fu trovato alla dimane ghiaccio nel letto, - e il letto era bagnato... segno certo che il buon servo non trapassò dal sonno alla morte, - sibbene dal pianto alla eternità. Dio apra le sue sante braccia a cotesta anima degna!
Su quell'avello nei tempi susseguenti furono veduti venire quotidianamente a pregare un uomo ed una donna: - erano l'uomo d'arme mutilato e la vedova.
Certo dì la femmina non comparve; - simile al corvo dell'arca, dimenticò l'asilo che l'aveva riparata. Mercè le larghezze del nobile Ludovico, le fu fatta abilità di accasare la figlia con certo giovane di onesto lignaggio. Caduta la Repubblica, istituito il principato, quel giovane ottenne di presente notabile ufficio, lo sperò nel futuro maggiore: allora, consapevole del come procedesse sospettosa la nuova tirannide, consigliò la suocera di rimanersi da coteste visite giornaliere; e la suocera cessò, imperciocchè all'utile d'oggi ci riesca lieve, oh! anche troppo lieve, sagrificare la gratitudine di ieri: - e poi tutti gli affetti hanno la propria stagione, - e adesso per quelli della vedova correva la stagione dell'inverno.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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Giannozzo Martelli Ludovico Repubblica
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