- E levati gli occhi, mira traverso la vampa delle fiamme correre donne sbigottite co' pargoli in collo, traendosi dietro altri figliuoletti attaccati ai lembi delle vesti, e uomini carichi di varie maniere di masserizie, e finalmente un vecchio tratto sopra le spalle di due giovani, il quale dandosi di una mano nella fronte e in atto d'angoscia, sclamava: Federigo da Urbino e Ferruccio da Fiorenza, distruggitori di questa nobile patria! I miei occhi hanno veduto il saccheggio nel 1472, ma la seconda calamità supera la prima; il capitano della Repubblica ci si mostra più fiero del capitano dei Medici. Ahi! Patria mia!(264) "
Divampante d'ira, il Ferruccio si spicca dalla folla dei circostanti che aspettano i suoi ordini e si precipita a furia nella Via Nuova, dove scorge ad ora ad ora le fiamme scaturire fuori dai fessi, ed ogni volta più ampie circondare le pareti; - urta chiunque gli si para davanti: - un soldato carico di preda afferra pel collo, e caccia uomo e cose a rotolare lontano da sè sopra il selciato; - ad altro, non lo potendo arrivare, avventa la picca tra le gambe, e quegli pure stramazzando percuote della faccia la terra: - feriva, mordeva; tanto fece in somma che giunse a penetrare là dove brulicavano più spessi i rapaci.
Ah! ladroni, non soldati! Voi mi rapite la bella fama! Io non potrò domani mostrare più il volto! Davanti i traditori voi mi farete arrossire! Per Dio! spegnete il fuoco, lasciate il sacco, o vi mando al capestro, per la fede di Cristo!
La sua voce era fioca, l'armatura coperta di polvere e sordidata di sangue, la faccia parimenti brutta di sangue e di polvere d'archibugio, sicchè i soldati non lo ravvisando gridavano:
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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