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      Ma allora chi vi assicura della fede del papa? E poi per questo estremo noi siamo sempre a tempo. Abbiate pazienza, lasciate a me la cura d'ingrandirvi un tal poco; altrimenti nessuno vorrā credere che una nobile repubblica come questa sia stata condotta in rovina da un goffo come siete voi: la nostra nicchia č la ribalderia; sta bene, ma almeno occupiamone quanto basta per farci figura... che cosa direbbe il diavolo di voi?
      Cencio... ascoltami una volta per sempre... A cui darai vanto del suono, al citarista o alla cetera? Tu sei in mia mano la cetera - ricercandoti, ne ricavo ora il basso ora l'acuto; un giorno o l'altro potrei anche lasciarmiti sfuggire di mano e mandarti a rompere sul terreno.
      Novelle! Voi fate l'altero per isprezzarmi, ed io vi domando: va egli il cieco senza la guida? - Io sono il fidato destriero che vi mena per balze e per dirupi; voi mi tremate sopra quando muovo sul ciglione del precipizio e vi raccomandate a tutti i vostri santi; io procedo sicuro e vi tolgo dai mali passi; - sono l'anima, la mente del vostro corpo...
      Se presumi tanto di te, - va' solo, - e vediamo...
      Solo non posso andare, mi manca stato; la fortuna mi ha posto in tal condizione che le opere mie mi darebbero fama nella taverna che frequento o nella contrada in cui nacqui: il diavolo conta tutte le ribalderie, ma lo storico segna quelle soltanto commesse sotto l'insegna di un leone, di due pesci o di una corona; insomma anche le scelleraggini, onde non muoiano presto nella memoria degli uomini, abbisognano di una marca imperiale, reale o almeno baronale.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163