Nel 1527, sul principio della rivoluzione, vollero in parte mettervi rimedio e lo fecero instituendo la Quarantia. Certo non conseguirono lo scopo: i popoli procedono lenti, che la verità percuote obliqua i loro sguardi; comunque sia, cercarono per trovare. I delitti, in ispecie quelli di stato, dovevano notificarsi dagli Otto alla Signoria, la quale era obbligata estrarre a sorte quaranta uomini dalle borse degli ottanta, che insieme al gonfaloniero, ad uno dei priori, tre gonfalonieri delle compagnie, due dei dodici buoni uomini, due dei dieci, uno dei nove, uno dei capitani di parte guelfa, uno degli uffiziali di monte, due dei conservatori, uno dei massai di camera, dentro i quindici giorni dal di della tratta dovevano spedire la causa. Qual procedura tenessero nel giudicare vedremo in seguito.
Due uomini apparivano sopra la panca degli accusati, - entrambi stretti di pesanti catene: il primo, disfatto nella sembianza, con i capelli stesi lungo le guance, come se si fosse tuffato nel fiume, imperciocchè un sudor freddo emanasse senza mai cessare dal suo corpo; - le tempie avea cave, - le labbra pendenti e colore di piombo, - gli occhi bassi circondati da un cerchio nero; tutto svelava in lui il rimorso aver precorso la pena; - questi era Lorenzo Soderini: l'altro pochi giorni avanti fu mirabile per adipe e argomento di motteggio a chiunque lo avesse veduto per via; la paura gli aveva tolto ad un tratto la pinguedine, le guance gli cascavano giù dai lati grinzose come la pagliolaia dei bovi; il vermiglio che un dì le imporporava si era mutato in una tinta violacea, e il bianco degli occhi gli appariva chiazzato di macchie gialle solite a precorrere la itterizia; egli non imitava la immobilità del compagno, - anzi irrequieto agitavasi, gli occhi rivolgeva del continuo da un lato all'altro pieni di terrore, e con la bocca facea greppo, col capo ammicava in atto di domestichezza a quanti entravano nella sala; - e siccome la più parte passava senza badarlo, e gli altri lo guardavano biechi, egli per farsi avvertire da' primi tossiva, stropicciava i piedi, si alzava ritto ritto su la persona, non ometteva industria per richiamare la costoro attenzione; ed ai secondi si sprofondava in inchini per modo che col mento quasi veniva a toccare terra.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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Quarantia Otto Signoria Lorenzo Soderini
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