Anche il delitto può parere sventura quando il reo prossimo ad essere colpito dalla legge si mantiene composto nella sua umiliazione e mansueto come quegli che sente essere la pena effetto di causa con le proprie sue mani fabbricata; quindi mentre l'aspetto del Soderini gli conciliava favore, rifuggiva ognuno dalla impudenza fratesca del secondo accusato; - ed infatti egli era Vittorio Franceschi, nominato fra Rigogolo, minore osservante.
Seduto ognuno al suo luogo, si alza il gonfaloniere Rafaello Girolami e con voce alquanto tremula incomincia:
La Quarantia si trova ella di presente composta nel numero prescritto dalla legge?
Il notaio, scopertosi il capo, risponde:
Magnifico messere gonfaloniere, i presenti superano i due terzi.
La Quarantia
, soggiunse il gonfaloniere, "vuole ella decidere la causa in questa mattina?"
Da tutte le parti si levò la voce:
Vuole.
Il gonfaloniere torna a sedersi; dopo alquanto di pausa si volge agli accusati e dice:
Lorenzo di Tomaso Soderini, lo spettabile magistrato degli Otto vi accusa di pratiche secrete con i nemici della patria, di tentativi per sovvertire il reggimento, di voler ricondurre lo stato sotto gli antichi tiranni... Che cosa potete voi opporre a questa querela?
Il Soderini schiuse a fatica la bocca, e dalle fauci gli proruppe un singulto; - nel tempo stesso sopra i contorni dei labbri gli comparve una bolla vermiglia, - scoppiò, - e dagli angoli della bocca gli gocciò una bava sanguinosa: una volta gli tremarono gli occhi, poi stettero quasi ghiacciati; crollò la persona e cadde sul pavimento; - non sospiro, - non gemito per lui; - il fragore delle catene fu l'unico suono che si fece sentire sul traditore caduto.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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