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      Restituissero un cittadino alla patria, non consegnassero un cadavere all'avello.
      Giunto a questa parte della sua orazione, s'intese strepito di armi e rumore di passi, come di molte persone che camminano strette tra loro a modo di soldati, - si apersero fragorose le porte, - e le lancie spezzate del Malatesta si posero sul limitare.
      Chi è il temerario che ardisce presentarsi così alla Quarantia?
      - domandarono alcuni cittadini; - altri guardavano sorpresi e ansiosamente attendevano.
      Malatesta Baglioni!
      rispose con gran voce Dante da Castiglione.
      Infatti Malatesta comparve tutto dimesso in vista, ma circondato da spesso stuolo dei suoi più fidati, con Cencio Guercio al fianco, le sue povere membra gravi di giaco, di gorgerino ed altre armi da difendere e da offendere.
      S'inoltra fino al banco dei principali magistrati, vi depone una carta dalla quale pendevano vari suggelli, e tenendovi pur sempre la mano destra sopra, in questa guisa favella:
      Figlio ossequente della Repubblica Fiorentina, a me parrebbe mancare (e mancherei certo all'obbligo che le professo grandissimo e di cui non potrò sdebitarmi, quando anche eterna mi durasse la vita) dove io nel presente caso non cercassi, per quanto è in me, chiarire la mente vostra, magnifici cittadini, e non mi adoperassi con ogni mio sforzo a far sì che per voi si dia insigne esempio al mondo del come in questa terra s'invigilino e si puniscano i traditori.
      I circostanti maravigliando aspettavano il fine delle parole. Malatesta, additato il Soderini, continua:


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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