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      Il mare spiana le acque perchè il cielo vi contempli dentro la propria bellezza, e il cielo ricambiando l'amore del fratello gonfia con l'influsso della sua luna le marine, col tremolìo delle stelle irradia i lembi dei flutti mormoranti; e quando la divina lampa del sole ha infuocato le sue sfere, non sembra che la deponga in grembo al mare perchè si riscaldi a sua posta? In riva al mare sorgeranno per avventura pensieri strani, se vuoi, ancora bizzarri, ma sempre grandi: nè alcuno presuma immaginare alti concetti, se prima non contempla questa gloriosa creazione di Dio: se mai tu ti affacciassi al mare, e il cuore rimanesse muto dentro di te, calca di un piede l'aratro e rompi il seno della terra, - la natura ti destinava per questo.
      Lo spirito del Ferruccio per siffatte immagini si estende; concepimenti sublimi si affollano come ispirazioni al pensiero di lui, ch'egli si affatica a ridurre a tale che possa la favella significarli e l'altrui ingegno comprenderli. Quasi tratto fuori di sè, si percuote la fronte e, gli occhi fissi nell'alto, esclama:
      Magnifica, Creatore, l'anima mia, - pel mio cuore basta!
      Vico Machiavelli si accosta frettoloso al Ferruccio, grave cura lo preme, - da lontano lo chiama, - quegli non ascolta, - replica la chiamata e sempre invano; - giuntogli dappresso, lo scorge, quasi tolto a' sensi diversi, tendere ansioso lo sguardo su le acque, come farebbe la madre che affidò il figlio all'Oceano per iscoprire la vela che deve ricondurglielo tra le braccia; e poichè alla voce aggiunse il tirare della veste, Ferruccio lo guarda in volto e favella:


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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