Voi non sapete nulla... voi non sapete nulla; vi mettono di mezzo, vogliono la vostra rovina..
Bene, sia, - noi vogliamo combattere; vostro ufficio è obbedirci.
Voi mi volete ammazzare, - ma ammazzerete un corpo fradicio.
Che parole, che pensieri sono questi vostri, messere Baglioni? Noi vi ripetiamo che vogliamo combattere.
Or da che parte intendete uscire, signori? Da San Friano no, perchè da Monte Oliveto ci sfolgoreggiano i nemici con le artiglierie fin sulla porta e impediscono attelarci in battaglia, e inoltre abbiamo i Tedeschi di San Donato in Polverosa alle spalle; non da San Pier Gattolino, perchè, come vedete, le batterie avversarie distano dalla città un tiro di archibuso appena. Da San Giorgio nemmeno, standoci di faccia il cavaliere del Barduccio. E quando pure potessimo stenderci in battaglia, affrontare i ripari e superarli, chi ci difenderà in quella disordinata zuffa da seimila fra Tedeschi e Spagnuoli che c'incalzeranno dietro nuovi della battaglia e composti? Uscendo dalla parte opposta dell'Arno ci mancano le forze, perchè dobbiamo tenere guardato il monte e sostenere la cavalleria, alla quale dal nostro canto non possiamo opporre cavalli. - Ora pensate voi se io, od altri v'inganna(309).
Messere Malatesta
, notò Michelangiolo Buonarroti, "non ha osservato che l'Arno è gonfio, nè così di leggeri potranno aiutarsi i nemici delle due sponde del fiume(310). Messere Malatesta ha lasciato eziandio inosservato che per la via di Rusciano e per la valle verso il Gallo può molto bene avanzare la gente senza timore d'impedimento per le artiglierie nemiche.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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