Avanti che io mi allontani da Gavinana mi giova ricordare due fatti i quali, comecchè di contraria natura fra loro, meritano di non passare obliati.
Il primo (e questo narrerò più brevemente perchè torna in oltraggio alla nostra natura), il primo fu di Amico Arsoli, quell'egregio conduttore di cavalli di cui sovente abbiamo esposte le geste. Odiato a morte da Marzio Colonna, fu da lui comprato e barbaramente messo a morte. Ripreso dai suoi compagni della perfida azione, allegava in iscusa la strage operata dall'Arsoli del suo cugino Scipione Colonna, come se l'Arsoli non lo avesse morto combattendo lealmente in battaglia, e come se, incrociate una volta le spade, il nemico non dovesse ingegnarsi con ogni suo sforzo di superare il nemico. Ma al Colonna pareva non dovesse siffatta scusa bastare; imperciocchè costumasse fra i Romani di cotesti tempi degenerati vendicarsi con quanta maggiore sicurezza potevano e fare le esequie ai parenti col sangue comprato dei nemici.
Non così Giovanni di Mariotto Cellesi, il quale essendosi anch'egli partito da Pistola per comprare Nicolò Strozzi col proponimento di menarlo a mal termine, lo trovò ferito nello stinco e ridotto a tale che, mutatosi all'improvviso di animo e l'ira convertita in compassione, lo riscattò con mille ducati, lo trasportò con amorevole cura a Pistola e quivi, fattolo nella propria sua casa medicare, lo guarì, lo nudrì e, accomodatolo di danaro, con buona accompagnatura lo rese sano e salvo a Firenze.
E avverti che la ingiuria era per gli odierni costumi gravissima e deliberata; imperciocchè Nicolò insinuatosi nell'animo della moglie del Cellesi la persuadesse ad abbandonare il marito; ed ella lo fece, ma indi a breve venuta in fastidio all'adultero, si rimase con la vergogna e col danno.
| |
L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
|
|
Gavinana Amico Arsoli Marzio Colonna Arsoli Scipione Colonna Arsoli Colonna Romani Giovanni Mariotto Cellesi Pistola Nicolò Strozzi Pistola Firenze Nicolò Cellesi
|