.., pur nondimeno lo spirito governa il corpo, ed esce illeso dal mal passo.
La donna fuggendo e il vecchio inseguendo scorrono in piano di Doccia, rivedono la fonte dei Gorghi, il rivo delle Catinelle, si accostano a Gavinana, piegando a destra lungo le mura, e finalmente ansanti si fermano nel bosco delle Vergini a pič di un castagno.
In veritą uno dei pił belli che crescano in quel campo, dove ne vegetano dei bellissimi, e nel suo tronco, ad arte scortecciato, mostrava una croce.
Cadendovi davanti genuflessa, appoggiandovi le mani una sopra l'altra, e su le mani declinando la testa, stette la donna immobile, bianca e, dove il palpito del seno non l'avesse dimostrata viva, uguale in tutto a statua di marmo.
E il vecchio le veniva accanto piegando anch'egli i ginocchi e, come lei, le mani e il capo appoggiando al tronco del castagno, - senza parlarle, - senza consolarla, - senza pure toccarla; i suoi dolori erano di quelli che per parole non si placano; soltanto piangeva.
Immemore dapprima di ogni cosa terrena, la derelitta per quel pianto incessante si sentiva a mano a mano, dai truci fantasmi della immaginazione chiamata agli affanni della vita; allora si accorgeva del vecchio, che le plorava a canto e le si abbandonava nelle braccia, - con le sue guancie premeva le guancie di lui, - e confondevano insieme l'alito, i sospiri, le lagrime. - Quanta inenarrabile angoscia aveva accumulato il Signore sul capo di quelle due creature!
I montanari, indovinando la causa per cui eglino non potevano abbandonare coteste rupi, li compassionavano, ed anzi anch'essi, miti sotto il flagello di Dio, con ossequio religioso li proseguivano.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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