Essi hanno loro legato l'iniquo proponimento di assoggettare la patria. Sopra al capo dei figli? La lionessa educa i lioncelli alla preda; - essi crebbero nella vendetta, - le prime parole che proferirono le loro labbra infantili già non furono di padre o di madre; essi dissero al sangue: Tu sei mio padre, - e alla rapina: Tu sei la madre mia. - Vi giureranno sul Cristo? Chi, come Clemente, comprò la cattedra di san Pietro può bene anche ingannare, - può vendere Cristo. Sovvenite alla patria... o patria! o patria! Vedetela lacerata come la moglie del Levita...; e come della moglie del Levita furono mandati i brani alle tribù d'Israello, ecco io distribuisco tra voi le membra sanguinose della vostra Fiorenza. Le tribù, rammentatevi, vendicarono la donna trucidata... Nel nome santo di Dio, salvate la vostra genitrice che sta per essere manomessa...
Noi non possiamo.
Oh! come non potete? E chi vi contende morire? - Potè Leonida alle Termopili? E, più avventurosi di Leonida, poterono i Milanesi? Il barbaro ne distrusse la patria e ne seminò la nuda area di sale; ma la terra della libertà fece germogliare il seme infecondo: altre mura sorsero sopra le rovine, e Federigo le vide e non le superò... Venitemi appresso... da questo punto io vedo sopra la torre di San Miniato il gonfalone del comune svolgere il suo volume per l'aere sereno; - egli si compiace del bel cielo, - il cielo di lui, - entrambi trionfali; - venite, vedetelo; e' par che vi accenni, onde accorriate a difenderlo... vedetelo pure una volta e poi ditemi: Noi non possiamo!
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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