III. La città sia obbligata a pagare l'esercito fino alla somma di ottantamila scudi, da quaranta a cinquanta contanti di presente, e il restante in tante promesse così della città come di fuori fra sei mesi, acciocchè sopra dette promesse si possa trovare il contante e levare l'esercito.
IX. Che nostro signore, suoi parenti, amici e servitori si scorderanno e perdoneranno e rimetteranno tutte le ingiurie in qualunque modo, e useranno con loro come buoni cittadini e fratelli, e Sua Santità mostrerà ogni affezione, pietà e clemenza verso la sua patria e cittadini".
Vedrete come i principi mantengano fede; - ma poichè anche modernamente lo vedemmo, e sempre invano, così questo racconto io pongo non già a modo di esempio di cui possiamo far senno, sibbene come fatto che narrando, le presenti storie, non mi è concesso di pretermettere.
Conchiusi appena i capitoli, ecco arrivare con gran fretta messere Giovanni di Luigi della Stufa, il quale, inteso degli ottantamila scudi, prese a turbarsi e dare in escandescenza e strillare e protestare non sarebbe mai per ratificarli il pontefice, chè dugentomila, non che sufficienti fidenti al bisogno gli sarebbero parsi pochi; e a queste aggiunse tante altre parole e così o disoneste o precaci o inconvenienti alla occasione che Baccio impazientito lo prese per le braccia e, trattolo da parte, lo garrì acremente:
Messere, voi mi parete mandato a posta per mettere in iscompiglio tutta la bisogna; voi dovreste pure pensare che in Fiorenza noi non ci siamo ancora; - se tutte le sostanze dure fossero preziose, la vostra testa meriterebbe essere legata in oro e mandata in presente al soldano di Babilonia.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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Sua Santità Giovanni Luigi Stufa Baccio Fiorenza Babilonia
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