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      - Fiorenza ormai non cambierà più fianco, imperciocchè ella non dorma, ma giaccia morta; - tra poco il segno della putredine contaminerà la sua faccia: - chi lo nega? - forse l'arca di marmo pario scolpita di sottile lavoro e le gemme, i monili e le vesti di velluto magnifico salvarono il corpo della contessa Matilde dell'insulto del verme? Chiunque muore si disfà. - O Fiorenza! se almeno ti avessero gettato sopra le spalle un lembo di porpora e sul capo una corona di spine, e nelle mani posto una canna per iscettro... come Gesù, saresti argomento di compassione; - ma no, gli scellerati non si tennero contenti a renderti infelice, essi ti hanno voluta contennenda e giocosa. Ti hanno acconciato in capo una corona di carta e ti posero al fianco una spada da giullare, - poi ti hanno data in moglie al figlio di un prete e gli hanno imposto per patto nuziale che ti avveleni; - egli ti viene addosso e ti porta il veleno nel manto ducale; - costui è miserabile e piccolo, - eppure non meno mortale uccide il suo veleno. - La potenza di nuocere non si misura nei principi dalla grandezza dello stato, - appartengono tutti alla medesima famiglia dei serpenti, - l'aspide spegne al pari del dragone...
      La fossa è pronta.
      Sii benedetto, marraiuolo; - eccomi - il mio cuore si rompe; - marraiuolo, prendi tutti i miei fiorini, - lasciamene solo uno - uno solo sul cuore; certo io non sentirò più nulla tra poco, ma l'impronta del giglio mi farà del bene: - in ogni caso, quando risusciterò, il mio primo sguardo sarà pel giglio, e la mia anima esulterà. - Marraiuolo, ponmi poca terra sul corpo, perchè voglio esser pronto alla chiamata dell'angiolo, - voglio precedere al giudizio di Dio i tiranni della mia patria che avranno sepolcro costà nella valle - e accusarli; - e se non apriranno a me povero peccatore le porte del paradiso, scongiurerò la infinita misericordia onde mi converta in demonio per tormentarli a senno mio nell'inferno.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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