Dopo la sua morte non avrebbe egli eredato il suo sangue, - il suo danaro?
Dopo la sua morte! - E chi lo ha detto? - Non poteva forse il suo figliuolo morire prima di lui? - Certo poteva, ma non perciò sariensi i suoi giorni prodotti più lunghi. Oh avesse potuto rubare al figliuolo i suoi giovani anni e aggiungerli ai suoi! Egli sapeva che fisici valorosissimi avevano trovato la via di prolungare la vita infondendo nelle vene dell'uomo decrepito il sangue del fanciullo(369), ma da sè non poteva eseguire la operazione, e il segreto gli sarebbe costato troppo oro... Basta, per ora si sentiva forte e rigoglioso; - quando gli fosse venuto meno il vigore, vi avrebbe pensato.
Talvolta spezzò la catena..., non il mastino, - il figliuolo di messer Bono Boni, - ed irruppe nel fango della vita, - il vino - e il bordello. Se il suo imbestialito intelletto non pregiava più gentili piaceri, poteva forse incolparsi? - Tornato a casa, una procella di colpi gli rompeva le ossa, - ed egli quantunque si sentisse i denti capaci di lacerare suo padre, non ardiva avventarsi a cagione dell'antico terrore; solo brontolava cupo e digrignava le mascelle orribilmente.
Il figliuolo di messere Bono Boni appena conobbe che il danaro comprava il vino e la meretrice, non volle aspettare la morte del padre per possederlo; - dal germe della idea che il danaro era sangue stava per nascerne un frutto nefando.
Però l'istinto della natura, non affatto compresso dall'abbominevole insegnamento, prevalse; - prima del sangue egli scoperse il furto.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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Bono Boni Bono Boni
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