(67) Luigi XI con lettere patenti del 1465, concede a son amé et fêal conseiller Pierre Stor., tomo II, pag. 565.
(68) nel testo "p" seguito da due spazi bianchi. [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
(69) Questa lega fu formata qualche tempo dopo.
(70) Robertson, Vita di Carlo V, lib v, § 50, 51, ecc.
(71) Giovanni d'Austria. Vedi Schiller, Guglielmo Tell.
(72) Filippo II, Schiller e Alfieri.
(73) Ciò avvenne nel 1526, all'epoca della lega santa, Robertson, lib. IV, § 58.
(74) Carlo V fu il primo sovrano che assumesse nell'orgoglio del suo cuore il titolo di Maestà: fino a quel tempo i monarchi d'Europa avevano tolto quello di Altezza, o di Grazia.
(75) Cap. XXIII.
(76) Robertson, Sismondi, ec.
(77) Cornetto Agrippa, De duplici incoronatione, in fine; Guicciardini.
(78) Agrippa teneva sempre seco un cane nero a cui aveva imposto il nome di figliuolo. Alcuni sostenevano fosse il suo demonio famigliare. Alla fine dell'opuscolo De duplici incoronatione, scritto da Cornelio Agrippa, e da cui abbiamo tratto molti particolari intorno alla incoronazione di Carlo V, si leggono epigrammi ed epitafi composti da varii autori in lode di questo cane.
(79) L'Estravagante unica di Giovanni XII riduce gli ufficii della campana a questi, contenuti nei seguenti versi barbari:
Laudo Deum verum, plebem voco, congrego clerum:
Defunctos ploro, pestem fugo, festa decoro.
(80) Così nel testo. Probabilmente "eminentissimi". [Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
(81) Vedi in fine del capitolo nota[a].
(82) Varchi, Storia, lib. ultimo.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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