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      La inclinazione dei quali come fu nota, cominciarono molti degli altri, tirati, come spesso interviene nei conclavi, da viltà o da ambizione, fare a gara di non essere ultimi a favorirlo."
      (98) Varchi, Storia, lib. XII. "Papa Clemente temeva il concilio, sì perchè egli era illegitimamente nato, sì perchè era stato eletto con manifesta simonia, e sì ancora perchè, quando gli eserciti imperiale ed ecclesiastico erano sotto Firenze, aveva fatto bandire per tutto il mondo che egli non aveva mosso guerra alla sua carissima patria ad altro fine che per volervi introdurre, in luogo di uno scandaloso governo e tirannico stato" (allora non correva l'andazzo delle parole demagago, anarchico, mazzinista, ec.), "un pacifico e civilissimo governo" (la parola civile aveva corso anco a cotesti tempi); - di poi veggendosi per gli effetti tutto il contrario, ed avendo usato una grande inumanità nel vendicarsi e non avere mantenuto i patti, stava con grande e ragionevole sospetto di non dovere essere, celebrandosi un legittimo concilio, rimosso dal papato."
      Questo accadeva trecentoventisei anni fa: ma da cotesti tempi a oggi quanta enorme disparità negl'intenti, nella fede, nei costumi, nel reggimento, nella misericordia dei pontefici!
      (99) Egli ebbe la testa mozza da Cosimo I. Vedi passim.
      (100) Le genti di Coluzzone offersero un solenne ringraziamento alla Madonna per la guarigione del Malatesta, tornato a casa ferito nel 1512. Una tavola esprime il fatto di presente conservata dai signori conti Baglioni.


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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano
1869 pagine 1163

   





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