(202) Con patente del 21 febbrajo 1524, fu mandato Zanobi Bartolini a Pistoja nella qualità di capitano o commissario a riordinare la città perturbata dalla fazione Panciatica e Cancellieria. Il Salvi, Hist., tomo III, pag. 95, tale ci dà ragguaglio del suo governo: "Egli si accinse ad esercitare giustizia rigorosissima, e andando innanzi e indietro per la città recava gran terrore a tutti, avendo sempre seco trenta fanti armati di alabarda e trenta archibusieri (cosa non mai usata da altri) e quando egli non aveva per le mani alcuno da castigare e punire, mandava a pigliare qualche mugnaio e facevalo per man di boia impiccare, senza ricercare la cagione, e soleva dire spesso che mugnai, macellai o notai tutti son ladri; e questo faceva per dar terrore alla gente e tenere a freno i Pistoiesi per natura dispostissimi alle brighe!!!" Storia della casata Bartolini Salimbeni di fra' Ildefonso, pag. 381.
(203) Condivi, Vita di Michelangiolo. Questo quadro non ebbe il duca, perchè mandandolo a prendere un suo gentiluomo, costui nel vederlo disse: Oh questo è poca cosa. Onde Michelangiolo sdegnato lo cacciò via e regalò il quadro al Mini suo creato.
(204) Vasari, Vita di Michelangiolo.
(205) Il breve di papa Clemente per la stampa delle opere del Machiavelli data dal 1531.
(206) Nota 60 del Manni al Condivi.
(207) Questo Dante col Commento del Landino aveva un palmo di margine ed era tutto pieno di mirabili figure di mano del Michelangiolo; si perse presso Civita Vecchia nel naufragio di una barca che lo trasportava a Roma.
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L'Assedio di Firenze
di Francesco Domenico Guerrazzi
Libreria Dante Alighieri Milano 1869
pagine 1163 |
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