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      Corre sacrosanto l'obbligo suscitare la fama dei caduti; io so che i morti anelano alla lode come i vivi alla luce; e pensino, che fratelli essi furono e sono, e che, la prima morte di ferro o di piombo essi ebbero dai nemici... ma la seconda, la morte dell'oblio, essi avrebbero da loro. Questo li muova, ed anco il pensiero, non darsi cosa la quale tanto dissuada da mettersi a cimento pel bene comune, quanto la vista della comune ingratitudine.
     
     
     
      LIBRO I
     
      Senza Roma non č Italia.
     
      Quando scese in Italia, i suoi passi erano quelli di un Liberatore, le sue parole quasi di un Dio. Lo precedeva la Libertā come l'Aurora va davanti al Sole; - a cui ben guardava, vedeva lei non affatto lieta dei bei colori di primavera; nč le sue pupille giocondava pieno il raggio della speranza divina; tuttavolta nč manco appariva austera a modo di sacerdotessa che strascini all'altare di Nemesi la vittima espiatoria; su pel volto le tralucevano, contendenti fra loro la fiducia di essere, e il timore di non essere placata; di tratto in tratto volgeva il capo come chi sospetta di trovarsi non seguitata o tradita.
      E dietro al Napoleonide veniva lo Spirito del passato; le vipere delle sue chiome pendevano gių morte in sembianza, e rovesciata a terra si tirava dietro la fiaccola senza fuoco; ma quando te lo attendevi meno, talune vipere si ripiegavano all'insų a modo di uncini, attestando non essere venuto manco in loro nč il maligno talento, nč il veleno; la teda poi di tratto in tratto mandava fumo, segno sicuro di fuoco doloso.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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