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      La Inghilterra abbisogna in terra ferma di uno stato forte sopra il quale appoggiarsi, non già per offendere, che non le giova, bensì per difendersi, cosa a cui molto ella bada; e fin qui ella si tenne l'Austria, nè le doleva (fosse genio o costume di antica domestichezza), nel quale concetto mi conferma il ricordo delle parole del Russell quando confortava gl'Italiani a riporre ogni loro fidanza nell'Austria ridivenuta mite: ma poichè la Inghilterra conobbe l'Austria dannata ad insanabile decadenza, ella, per quanto ci è dato giudicare, non era aliena, anzi si prestava volonterosa alla composizione del regno italiano, come quello che interponendosi tra la Francia, e la Inghilterra le avrebbe mantenute in pace. Ora finchè la Italia rimanga satellite della Francia la Inghilterra, sembra a noi, che sia condotta ad appoggiarsi su la Prussia, ovvero sopra l'Austria, o sopra ambedue. Se sia provvidenziale o funesto non sapremmo dire, ma certo egli è che tra Francia e Inghilterra vive uno spirito, che le sospinge perpetuo una contro l'altra, e dove la Italia per virtù propria, e per benefizio di fortuna potesse essere assunta alla dignità di araldo fra loro oltre ad acquistare per sè novella gloria, e più desiderabile delle passate assai, forse aprirebbe il varco ad ordine di cose, che fin qui è stato desiderio di anime innocenti o fantasia di poeti. La Italia poi più che altri ci apparisce capace a tanto ufficio, imperciocchè da lei ab antiquo emani aura di civiltà, ed è usa dare alle genti religione, riti, e nozioni di diritti, le quali cose tanto più volentieri si pigliano da lei quanto ella sa meglio vestire il buono con le amabili forme del bello(26). Veramente l'appetito cieco, massime da principio, poteva ribellarsi da siffatto arbitrato, ed allora la Italia accostandosi colà dove la inchinava la giustizia, avrebbe eziandio con la minaccia della guerra prevenuto la guerra.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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