Capisco, che a questo modo corriamo pericolo grande; e sarà sempre un bel civanzo poterne fare a meno; ma quando non si può, Siena per forza(29).
Tamen, per dirla a mo' del Macchiavello, due partiti fino d'ora si possono annunziare; il primo consiste appunto nel liquefare il migliaccio rivoluzionario crescendo il fuoco come adoperò il Cellini col buttarci sopra la catasta dei quercioli secchi da più di un'anno, che gli aveva offerto madonna Ginevra moglie del Capretta; e quando il metallo cominciasse a schiarire, e a lampeggiare gittarci sopra anco il pane dello stagno, e dopo il pane piatti, scodelle, e tondi di stagno quanti ne fossero in casa(30). Molti lo hanno accertato prima di me, ed io più volte lo dissi e lo affermai: a volere che gli uomini sentano, ed operino eroicamente fa mestieri agitarli; la quale sentenza vera in ogni condizione del consorzio umano, comecchè meno imperfetto, torna a capello nella infelicissima del nostro. Le cose oggi sono ridotte a punto, che non farebbe maraviglia se il primo grido dei pargoli a mezzo usciti dall'alvo materno fosse: "quanto per cento mi assicurate per vivere, se no torno dentro....!" La Patria diventò un commercio, la Libertà un'affare, respublica negotiosa come ai tempi della decadenza romana: la più parte degli uomini, guardateli bene, portano segnato il prezzo tra ciglio e ciglio, come i bauli, le sacche, i ninnoli, ed altra siffatta roba vendereccia nelle botteghe dei mercanti, con la differenza, che su questi ci si legge: prezzo fisso; su gli altri no, però che il valore cresca, o scemi secondochè sul mercato vi sia maggiore o minore richiesta di viltà. - A rischio di riuscire sazievole io vo' ripetere, che, battendo alla porta dello Interesse, ei non può darti altro, che uccellatori di strade ferrate, o di appalti, o di cariche, o di gladiatori per dodicimila franchi all'anno, o legislatori per tremila franchi al mese, soccorritori della Patria al saggio(31) del venti per cento l'anno, o impresarii di tempii dedicati a Venere pandemica, o nobili offerenti a conquistarti col grimaldello in mano, e mercè il premio di seicentomila franchi una corona(32), che male si piglia e peggio si tiene se non per virtù di spada, o fornitori di pompe funebri, o scorticatori di capretti, o conti Bastogi.
| |
Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno 1864
pagine 838 |
|
|
Siena Macchiavello Cellini Ginevra Capretta La Patria Libertà Interesse Patria Venere Bastogi
|