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      Delle virtù cristiane intese avvantaggiarsi altresì Costantino per la ragione medesima per la quale i ladri si procurano servitori onestissimi: i buoni costumi, la industria, e la parsimonia insieme alle altre virtù partoriscono le ricchezze onde il tiranno può alimentare meglio i suoi vizi: forse nei principii può essere stata causa a rifiutarli la codardia praticata dai primi cristiani come precetto evangelico, ma durò poco, però che tornando alle guerre, ed al sangue sembri, che l'uomo rientri nella sua natura; e nei concili adunati sotto Costantino, i vescovi cortigiani bandirono l'obbligo del giuramento militare, e la scomunica contro i soldati, i quali, durante la pace, gettavano via l'arme.
      La conversione di Costantino nell'ordine delle cose umane questo gli fruttò, che potè valersi del cristianesimo come arnese di guerra per soperchiare i suoi nemici, ed istrumento in pace per disporre il paese a perpetua servitù. Io non credo che quando Costantino donò a Papa Silvestro il manto, il caval bianco, e la signoria una voce dal cielo fu udita, che disse: "oggi è messo il veleno nella Chiesa di Dio(93)" come non ho voluto aggiustare fede all'apparizione del Labaro, però mi resta chiarito vero quanto afferma Santo Atanasio che Costantino sovvertì la costituzione del Signore trasmessa agli Apostoli(94). Di fatti mentre fino a costui il vescovo usciva eletto nel modo che resulta manifesto da queste altre parole di Santo Leone Papa: "si preferisca per vescovo quello che il popolo, e il clero ha concordemente richiesto.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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