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      Questo decreto il Concilio di Nicea promulgò e il Concilio di Calcedonia poi confermò con le parole: "Se qualche nuova città è stabilita per comando dello imperatore l'ordine della diocesi seguirà la forma del governo politico." Costantino intimava i Concili, li presiedeva, forniva ai vescovi il viatico, e il mantenimento, arduo starsi appartato, più arduo contrastare, e in mezzo ai rei colpevole il giusto, nè forse tra cotesti vescovi vi era chi volentieri non servisse da un lato per dominare dall'altro.
      Adesso così a tratti consideriamo l'andatura della biscia romana per acquistare dominio principesco, e prevalenza sopra la Chiesa di Cristo. Nel Concilio di Nicea per la prima volta si udì ricordare il nome di patriarca, e compartirlo non solo al vescovo di Roma, ma ed anco a quelli di Alessandria e di Antiochia dichiarati uguali fra loro. La fortuna ci è, e si agita fuori di noi; beato quello che afferratala se la lega innanzi al carro, e fu fortuna che i vescovi scacciati dalle sedi orientali, segnatamente Santo Atanasio vescovo di Alessandria, ricorressero a Roma, dove Giulio I allora vescovo gli accoglie a braccia quadre, e ne cava partito di convocare un Concilio a Roma per costringere con molte minaccie i nemici di Santo Atanasio a professargli venerazione ed ossequio: quì stava la ragione per lui, e la ragione gli somministrò l'addentellato a costruire un diritto: subito dopo, lo assistesse la fortuna, o ci adoperasse ingegno, il Concilio di Sardica confermò le sentenze di quello di Roma.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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