Le stragi che menò questo feroce non mai precedute da giudizio, e precedute sempre da atrocissimi tormenti; occhi e lingue strappati, mani e piedi recisi; arsi a lento fuoco, o disfatti dal flagello; l'anfiteatro contaminato da membra tronche: insomma tale non dirò da disgradarne Nerone, bensì da stargli a pari. Nondimanco il papa Gregorio gli manda epistole gratulatorie perchè
la benignità della sua religione fosse giunta al fastigio dello impero; si rallegrino i cieli, la terra esulti e delle opere sue pietosissime il popolo della repubblica universale fin qui afflitto spietatamente meni tripudio(105)." e terminava poi profetandogli, che dopo lungo e prosperoso regno se ne sarebbe volato ritto ritto come un cero nel celeste impero. E' sembra, che il dono della profezia non fosse per anco piovuto addosso al vescovo di Roma, dacchè Foca abbandonato da tutti dopo ogni maniera vilipendii, e strazii ebbe il capo mozzo, e le ceneri del suo corpo, dato alle fiamme, furono disperse al vento. Il clero già tanto non so se io mi abbia a dire o abbietto o truce, pago di leccare il sangue esaltava il nuovo imperatore Eraclio con ressa supplichevole chiamandolo al trono, che avrebbe purificato dalla ignominia. Tale fu Foca imperatore il quale inalzava il vescovo di Roma alla dignità di ecumenico.
Innanzi di procedere raccattiamo per via un fatto strano come quello, che chiarisce la inanità dei nostri moderni uomini di stato, e la sfrontata ignoranza di loro. Gelasio I papa, imperando Zenone, bandiva la Chiesa avere a governarsi libera nello stato; e prima di lui Sinesio vescovo di Tolemaida così ammaestrava il clero cristiano: "per esperienza vi è chiarito come porre insieme Principato e Sacerdozio sia un mettere all'aratro un'asino con un bove.
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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno 1864
pagine 838 |
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