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      A questo modo ognuno dei due ordini rimane circoscritto nei termini della modestia, ed ogni vocazione è applicata a ciò che le appartiene(108)".
      Ora se vuoi conoscere come il Papa allora instasse su cosa dalla quale ripugna adesso, la ragione ti comparisce manifesta. Il sacerdozio in cotesti giorni sentiva non potersi ordinare a suo modo, e farsi stato dentro lo stato per riuscire più tardi stato solo e trapotente, se non si appartava dalla subiezione dello impero, però mostrava repugnanza dello antico istituto di principato comprenditore eziandio del sacerdozio per giungere a stabilire un sacerdozio comprenditore del principato: insomma rovesciare la medaglia. Il quale intento avendo con pertinacia grande, e con fortuna ottenuto vediamo il Papato armarsi di leggi atte a camminare compagno a canto lo stato, e se gli capita, padrone; e di vero prima fu compagno, e poi padrone; per ultimo anch'ei provò quanto sia vero il proverbio, che chi più stringe meno abbraccia, e decadde dal superbo concetto di signoria universa sopra le cose spirituali come sopra le temporali, non già per migliore senno, o per mutato consiglio, bensì per impotenza, e smanioso di ragguantare la perduta primazia quando, che fosse. Una volta egli attese a separare le due potenze, adesso il Pontefice si ostina a respingere la partizione, e ciò perchè mutava punto di appoggio alla leva: allora il principato l'aduggiava impedendogli di farsi potenza; ora che dominazione è fatto separandosi perderebbe il principato: di qui l'ira, e la minaccia di adoperare le folgori, che non bruciano più, nè manco i pagliai, per tenere insieme quello, che sotto pena dei medesimi fulmini si pretese un dì spartito.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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