ompagni impresari, e amministratori di strade, dopo di essere stati in questo mondo Cavalieri dei Santi Maurizio e Lazzaro ponno sperare di trovarsi colleghi dei medesimi nella gloria eterna del paradiso. In certa cronaca cattolicissima si legge narrato come avanti la venuta di Gesù Cristo la reina Bellisea il giorno della Pentecoste si recò a messa nel Duomo di Fiesole!!!
Io non saprei accertare se il cardinale Bembo, o Giulio II, o Leone X dicessero: - questa favola di Cristo ci fu un podere in Chianti(110) - quello, che so veramente si è che il Poliziano si lamentava forte col magnifico Lorenzo perchè quella benedetta donna di sua moglie Clarice non si vergognasse di dare a leggere il salterio al suo figliuolo Giovanni, che poi fu papa; e il cardinale Bembo ammoniva il Sadoleto si astenesse da leggere l'epistole di San Pietro se pure non voleva imbarbarirsi lo stile: "lascia, gli scriveva, da canto coteste baie indegne di uomo grande." Dettando lettere latine, il dabbene cardinale a mo' dei pagani chiamava il Collegio dei cardinali collegium augurum; per lui celebrare la messa dei morti significava: litare diis manibus; morendo San Francesco: in numero deorum receptus est; un moribondo, che si affretta acconciarsi dell'anima co' sacramenti: "deos superos manesque placavit." Del simulacro d'Imperia meretrice collocato nel Panteon già favellammo.
La Chiesa da prima fu pagana per arte volendo che in certa guisa i gentili si trovassero ad avere mutato religione quasi senza accorgersene; poi nei gusti, nelle usanze, e perfino nel linguaggio del paganesimo si mantennero per vaghezza d'imitazione, e per conformità di costume.
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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno 1864
pagine 838 |
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