Dicono, che Gregorio non sapesse fare nè manco un'o con la canna, e questo è poco male; peggio questo altro, che anch'egli assai si dilettasse usare il breviario del cardinale di Retz(123): fatto sta, ch'ei si tolse un coadiutore; perciò, oltre il coadiutore, Roma si godè ad un tratto tre Papi, Benedetto IX, Silvestro III, e Gregorio VI; i Romani potevano lamentarsi di manco di pecore, non già di pastori.
Dopo parecchi Papi giunge al pontificato Leone XI nel quale riarde il concetto della primazia sopra tutti i petenti della terra; costui fu tedesco, e mandato dallo imperatore Arrigo a reggere Roma; per arruffare ei piglia il partito dei vescovi francesi convocati a Reims contro il re Enrico; poco dopo si conduce a combattere contro i Normanni; le profferte di questi respinge, ed ingaggiata battaglia prova nemica la fortuna del giorno; di tumido fatto codardo piange, e trema: ai Normanni par bello, forse anco utile,possedere consacrata dal vicario di Cristo la terra rapita a taglio di spada.
Qui facciamo sosta ai racconti ed ai fatti esposti ingegniamoci cavare alcuna considerazione profittevole al nostro assunto; e innanzi tratto raccomando al lettore tenersi sempre a mente come per me si ricerchino gli annali ecclesiastici pel fine di chiarire quale abbia davvero il Papa diritto sopra le terre che accora con la mala signoria, e se cotesto suo non possumus concedere che i popoli rimangano consolati da meno reo governo sia tanto bugiardo quanto stupido. Non si nega, che principi barbari ricorressero a Roma meno per decidere piati, che per santificare delitti; e questo i Papi fecero sempre purchè il colpevole fosse il più forte, e nel pagamento della consacrazione del misfatto non istesse su lo spiluzzico.
| |
Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno 1864
pagine 838 |
|
|
Gregorio Retz Roma Papi Benedetto IX Silvestro III Gregorio VI Romani Papi Leone XI Arrigo Roma Reims Enrico Normanni Normanni Cristo Papa Roma Papi
|