Continuano le liti fra il Concilio ed il Papa più che mai acerbe: a cui bene considera il Concilio rappresenta la medesima indole, che nella Inghilterra, e nella Francia mostrarono più tardi il lungo Parlamento, e la Convenzione; e se domandi perchè il Concilio non approdasse al fine stesso al quale giunsero coteste due Assemblee dirò, che il Concilio era disarmato, e coteste due Assemblee avevano armi: inoltre il Concilio comecchè insufficiente forse col Papa, volle attaccare briga anco con i principi: uniti e molti, o separati e pochi sempre nel prepotere uguali i preti, meno prudenti in questo di Lutero, che co' principi barcamenò procurando, come ottenne, che ne caldeggiassero le parti: bisogna tenere conto altresì, che le iniquità del Concilio contro gli Ussiti, le mortali insidie, e le stragi pareggiarono o vinsero quelle del Papa. Dicono Sigismondo imperatore ne morisse di dolore. Mentre così si tirano pei capelli sovviene al Papa inopinato ausilio, e fu Giovanni Paleologo imperatore di Oriente, il quale si profferiva studioso a mettersi in quattro onde lo scisma greco cessasse: certo non lo moveva amore di far procedere lo Spirito Santo dal padre solo, e non dal padre e dal figliuolo; nè dall'odio contro il purgatorio, e nemmeno dalla voglia di comunicarsi col pane senza lievito; lo avvicinarsi ogni momento più terribile dei monsulmani lo costringeva alla pace: quantunque poi queste discrepanze religiose fossero troppo più cosa allora, che non sono adesso, pure è da credersi che la causa più potente di separazione fosse la dependenza della chiesa greca dalla latina.
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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno 1864
pagine 838 |
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