Il Papa inferma, chè ai consueti malanni adesso si aggiungono la dissenteria, e il fastidio; mentre si tribola in simili ambasce, ecco approdare l'armata veneziana; allora contento si fa portare a braccia per contemplarla; erano dodici galere; soprasagliente a quelle Cristoforo Moro: nel vederle il moribondo Papa esclama: "prima mancava a me un'armata, ora all'armata io manco." E fu profeta, chè indi a breve periva. - La bontà di questo uomo c'induce a desiderare, che i cieli gli fossero stati cortesi o di minor cuore, o di maggior mente, ovvero al tutto non lo traessero al Papato.
Allo scopo della storia nostra si attaglia meglio la vita di Paolo II, già Pietro Barbo veneziano, il quale di una tal quale sua avvenenza fu sì vano, che voleva pigliare nome di Formoso; morto Pio, i Cardinali convocati a Roma innanzi di procedere alla elezione di nuovo Papa statuirono, che qualunque di loro fosse rimasto eletto avrebbe adempito certa convenzione, che fecero; e ci si obbligarono con giuramento. La convenzione questa: Il nuovo Papa prosegua con tutti i nervi la guerra contro il Turco adoperandovici quante ha entrate la Chiesa, comprese quelle delle Allumiere di recente scoperte; senza il consenso dei Cardinali la Corte non muova da Roma; ogni tre anni convochi un Concilio ecumenico per riformare la Chiesa; non nomini Cardinali più di ventiquattro, e fra i parenti suoi uno solo; di più, Cardinale non avesse ad essere di ora in poi eccetto chi avesse trent'anni compiti, e fosse dotto in divinità ed in diritto.
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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno 1864
pagine 838 |
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